Elementi per la valutazione del Camoscio ed altri cavicorne

 Elementi per il riconoscimento dei predatori

Prontuario ad uso dei verificatori di danneggiamenti - parte I.a

Immagini tratte da Habitat -n.112, aprile 2001- e da "I Nemici" di Scheibler

Piccoli mammiferi, alati, cani, ecc.

Come si è già accennato, la "biodiversità" è in relazione allo "stato di salute del territorio", la qual cosa non è in antitesi con buone popolazioni oggetto di caccia sebbene i cacciatori vogliano individuarvi limiti alla loro azione. In civili nazioni in cui i cacciatori si comportano altrettanto "civilmente" è loro permesso di effettuare la cattura di predatori da noi superprotetti. In attesa che tale pratica ci venga nuovamente riconosciuta, possiamo ben individuare le malefatte dei nostri "antagonisti" e segnalarle a chi di dovere. Un tanto, vale per i "grossi" carnivori di cui si sta tentando la reintroduzione ma faremo bene a non scordare neppure i "piccoli" predatori e quelli "alati" a cui si dedicavano sino a non molto tempo addietro parecchi tra noi ed i nostri guardacaccia. Salvo ovviamente, il caso della volpe, di cui tutt'ora ne è ammessa la cattura limitata. 

Questo piccolo prontuario fornisce indicazioni elementari che come si può intuire vanno integrate con sagacia e conoscenze dirette. Uno scambio d'opinione con elementi esperti o studiosi professionisti non sarà mai sbagliato ! Il largo uso di immagini suggerisce di suddividere questo quaderno in due sezioni : "Piccoli predatori, alati, cani". e  "Grossi predatori in via d'espansione". Diamo la precedenza al "nocivo" di cui più spesso osserviamo l'opera : il cane !

 

Quindi questo elemento non ci aiuta molto. Dobbiamo approfondire con ulteriori ispezioni.

 

Senza farci depistare da segnali falsi

 

Con questo tipo di segni i nostri sospetti si confermano.  

 

L'ulteriore indagine ci confermerà oltre ogni dubbio. I falsi cinofili che lasciano liberi soggetti pericolosi devono essere puniti severamente."Servizi" di questo genere sono inoltre prodotti da cani rinselvatichiti, spesso riuniti in branco retto gerarchicamente, similmente al lupo. 

  

Le vittime di incidenti stradali sono soggetti alla ricerca di miglior pascolo ma molto spesso sono sospinte da cani o altri selvatici. Sono perlopiù utilizzate da cani, volpi, cinghiali.    

Come vediamo, la volpe non si limita a predare i piccoli caprioli per farci "giocare" i suoi cuccioli. E' stato stimato che nell'arco della sua esistenza ne predi in media una dozzina mentre mancano stime per la predazione cervo e camoscio. Meno influente è invece la predazione su cinghiale con il quale condivide l'ambiente di elezione.  

Ancora un particolare che ci fa imputare il caso alla volpe. Sotto, ottimi calchi di impronte di predatori. 
 Sotto, gli alati, tutti, usano banchettare levando il pelo o le penne che vengono deposte ordinatamente tutt'intorno alla carcassa, in cerchio. 

 

 In questo caso, il danno non è imputabile all'alato e il carnivoro selvatico se ne sarebbe cibato. E' opera di cane. Più sotto, invece, un fatto addebitabile alla faina.
Le tavole di impronte, zampe, crani sono inserite per nostra cultura. Come sappiamo, volpe a parte, oggi questi predatori son protetti ! Pensate, con quanta passione questo signore gestiva la sua riserva  ed istruiva i guardacaccia. 

Oggi, chi mai userebbe il termine "nocivo" ? Eppur son nocivi !

Questi reperti potrebbero ancora essere ottenuti da vittime di incidenti (che solitamente finiscono all'inceneritore).

Non possediamo dati relativi a tutte le province e regioni, per cui una valutazione corretta del numero di vittime di cane e di volpe è impossibile. Con assoluta certezza possiamo confermare che in presenza di buone popolazioni di selvatici,  entrambi questi soggetti esercitano alacremente le loro funzioni che, se per la volpe possiamo ritenere naturali, meno lo sono per cani male educati e incontrollati dai loro proprietari. 

La sbandierata "cinofilia" così mal esercitata non fa onore ne ai proprietari ne al legislatore ! 

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