Elementi per la valutazione del capriolo

 Elementi per la valutazione del capriolo

Prontuario ad uso dei verificatori degli abbattimenti

 Formula dentaria: 32

I

0-0

C

0-0

PM

3-3

M

3-3
3-3 1-1 3-3

3-3

Progresso dentale

 Cambio incisivi dal centro; il "p3" tricuspide viene cambiato con "P3" bicuspide; l'altro tricuspide è il III° molare!

nascita i 3 c 1 p 3  
3 mesi       M 1
5 mesi I 1      
6 mesi       M 2
7 mesi I 2      
9 mesi I 3      
10 mesi   C    
11-12 mesi     P1, P2 M 3
12-13 mesi     P3  

Tabella per il riconoscimento di età superiori.

Tanto nei denti di latte quanto in quelli definitivi si prende in considerazione il progressivo affiorare della "dentina", zona scura visibile sulla superficie d'attrito del dente. Mentre nell'esemplare di età inferiore all'anno questa pratica non ha senso poichè ci è sufficiente la tabella di cambio evidenziata, prendendo in esame mandibole di esemplari di età superiore cercheremo di individuarne l'età esatta dal grado di usura dei denti, con l'avvertenza che una dentina chiara è meno resistente mentre quella particolarmente scura lo è più della media. Terremo presente in ogni caso, che per quanto largamente usata, questa pratica non ci garantirà precisione assoluta. La miglior precisione, in realtà, l'ottiene (o dovrebbe ottenerla) il cacciatore stesso quando la sua esperienza gli consenta di valutare pure il complesso fisico, il comportamento del soggetto, la calcificazione ossea, il tutto riferito ai campioni della sua area. Diremo ancora, da taluni viene indicata la fessura del I° molare come elemento di certezza: se è scomparsa dalla prima parte del dente, il capriolo avrà 5 anni, se è scomparsa anche nella seconda parte, ne avrà 6, ecc. Facciamoci soccorrere dal materiale posto a disposizione da un socio del CFC.

Qui abbiamo una serie di mandibole di capi sino un anno di età, l'ultima a destra è anomala perchè il primo premolare è assente. Nella prima, il terzo premolare tricuspide. Nella seconda, il terzo premolare in fase di eruzione. Nella terza si sta completando. 

Questa serie invece, ci guida magnificamente dai 12-13 mesi agli anni successivi. Per una migliore evidenza dei "vizi masticatori", le mandibole vengono presentate integre ai seminaristi.

Le stesse mandibole, una serie difficile da reperire.

Cominciamo a scendere in particolari.  "1a" e "1b" sono capi di un anno compiuto, nientepiù. Il "2" invece, è proprio un capo di due anni.

Con il "3" già cominciano i dubbi, potrebbe essere un capo di due anni, meglio verificare la tinta della dentina. Il "4" sembra più semplice, in realtà potrebbe essere un "tre anni".

Effettivamente, scorrendo le immagini, notiamo come le cuspidi risultino logorate. Certamente non sono dei giovani. Teniamo però presente che più avanza l'età e maggiori possibilità abbiamo di sbagliare il nostro giudizio. Consunzioni di questo tipo ne possiamo rinvenire su capi di quattro anni con dentina morbida, di cinque come di sei, con dentina nerastra.

 

Il "7" potrebbe ancora essere un quattro anni, ma pure, entrambi potrebbero essere di sei anni.

Questi sono i "nonni", almeno apparentemente. Il "9" potrebbe essere un 6-8 anni e il "10" un 7-10. Taluni si sono spinti sino all'ordine della dozzina.

Ma qual'è l'uso pratico di queste distinzioni? A parte le nostre interminabili ed accademiche discussioni, in realtà ci sarà sufficiente riconoscere i "giovani" dai "maturi" dagli "anziani". E avere conferma che le nostre osservazioni -in vita- rispondevano a realtà. Di quanto resti difficoltoso e pure aleatorio l'esame delle mandibole, pur largamente usato, ne possiamo aver conferma dall'immagine seguente. 

In vita, "P" come "padre" era un furbone. Aveva un buon nascondiglio e viveva tranquillo, badando solo ad allontanare gli intrusi dal suo dominio e a non farsi scoprire dal cacciatore. Infatti, nessuno lo conosceva. Collo robusto,  maschera facciale  di quelle che si sognano la notte, mantello sbiadito, ecc. "F" come "figlio" invece era un "pollastro" che pascolava all'aperto, poco attento ai pericoli del mondo, un bel mantello rosso, una maschera appena avanzata. Entrambi avevano dei particolari comuni, donde l'attribuzione di presunta parentela: una punta che usciva dalla rosa sinistra, entrambi sprovvisti di stocco. Entrambi colti lo stesso anno. Non sono certo pochi, quelli che invertono le loro età ma, a riprova, il "padre" portava un trofeo misero e sbiadito su fusti divaricati, il "figlio" aveva trofeo "maturo" e di un buon marrone scuro. Il "padre", in vita, era stato valutato 8-10 anni, il "figlio" sei. La morale? Ancora una volta: la mandibola è solo uno degli elementi da valutare.

Esame accessorio

Vi è una pratica di più recente introduzione -e pure più laboriosa- che consiste nel segare e lucidare il primo molare al fine di evidenziare le zone di accrescimento del cemento che va a sopperire -innalzando il dente stesso- l'usura. Tale pratica, teoricamente infallibile, si è dimostrata pur essa inaffidabile negli esami effettuati su reperti provenienti da zone temperate. Le linee di demarcazione annuale, in questi casi, erano invisibili pur se in realtà il "cemento" s'era accresciuto. E' pertanto consigliabile, prima dell'adozione di questo sistema, procedere all'esame di un buon numero di campioni prelevati in zona.

In questa tavola, nel primo caso sono stati tagliati insieme il dente e l'osso. Nel successivo, il dente è stato estratto.Le linee di demarcazione rinvenute in entrambi i casi sono tre. Eppure, l'usura non è certo inferiore che nel terzo caso.

 

Le linee di accrescimento dovrebbero essere viste così.Utilizzate una buona lente o un "contafili".

Un pò di nomenclatura e....

altra ancora, più inusuale.

OPTIONAL: se quella a destra è la mandibola d'un capriolo maschio, quella a sinistra è di....

OPTIONAL: se quella a sinistra è di maschio, quella a destra è di.....