Il Piccolo - Regione, venerdi 10 gennaio 2003
Bracconaggio, una vera emergenza.
Crescita delle denunce penali, passate da 15 a 23, e dei rilievi sull'aucupio.
UDINE
"Attraverso il confine del Friuli Venezia Giulia si materializzano imponenti traffici illeciti di animali selvatici, protetti o la cui cattura è vietata, provenienti da attività lucrative legate al mondo venatorio". Il direttore regionale delle foreste e del Corpo forestale, Pietro Luigi Bortoli, non ha dubbi: nonostante l'attività di contrasto in questa materia abbia prodotto operazioni molto significative (due in particolare, "Volo libero" e "Balkan bird"), bracconaggio e aucupio restano vere e proprie piaghe. I numeri del primo rapporto sull'attività di vigilanza e di polizia forestale e ambientale del Corpo forestale regionale nel 2001, presentato ieri a Udine, lo confermano: rispetto al 2000 i controlli effettuati contro il bracconaggio sono passati da 2.117 a 3.024, le infrazioni penali da 15 a 23, le persone denunciate da 13 a 14. Aumento anche per quel che riguarda l'aucupio: le infrazioni penali sono cresciute da 11 a 16, i sequestri da 11 a 13.
Le preoccupazioni confermate dalle cifre si mescolano però alla soddisfazione per i risultati raggiunti dal Corpo forestale del Friuli Venezia Giulia (306 dipendenti), "capace di un impegno altamente qualificato e professionale" - ha detto l'assessore regionale alle Foreste Danilo Narduzzi - "strettamente attinente ai compiti assegnati, ma soprattutto al servizio dei cittadini e della qualità della vita".
"L'attività che stiamo svolgendo è molto ben coordinata" -ha aggiunto Bortoli - "ma va però sviluppata l'azione di intelligence. I bracconieri lavorano di notte e con strumenti moderni, dobbiamo essere meglio organizzati e più furbi di loro".
Al Corpo forestale, fondato nel 1969, sono stati demandati di recente nuovi compiti e incarichi nell'ambito della polizia giudiziaria, svolti accanto alla lotta agli incendi boschivi, ma anche al fianco del Corpo forestale nazionale, dell'Arpa e della Protezione civile nelle varie emergenze. L'impegno va dal controllo delle discariche e dei depositi di smaltimento rifiuti alla verifica dei fenomeni di abusivismo edilizio, dalla tutela della qualità delle acque alla repressione degli illeciti nel contesto delle utilizzazioni boschive.
Ecco spiegato il decollo dei numeri: nel 2001. I controlli effettuati dai forestali sul territorio sono passati, rispetto al 2000, da 7.983 a 18.041. "La presentazione del rapporto - ha precisato Narduzzi - ha proprio lo scopo di far conoscere un versante del lavoro dei forestali spesso compiuto nell'ombra, per tutelare e salvaguardare il bene ambiente, il territorio, il patrimonio faunistico e vegetale, che appartengono a tutta la comunità regionale".
Dal rapporto dell'attività del Corpo si ricava infine un dato confortante, quello relativo all'illegalità rispetto all'ambiente: il Friuli -Venezia Giulia tra le regioni italiane, è al diciassettesimo posto. "E' una posizione felice - ha commentato Narduzzi - che riflette la considerazione dei cittadini per il patrimonio ecologico, per quello boschivo, per il mondo faunistico e vegetale, ma conferma anche il lavoro di prevenzione che contraddistingue l'attività dei forestali, attuato in questi anni di trasformazione del bene boschivo da elemento del territorio da tutelare in termini assoluti a occasione di redditività e di sviluppo per la gente".
DATl STATISTICI SULL'ATTIVITA' DEL CORPO FORESTALE REGIONALE
NEGLI ANNI 2000 E 2001
SETTORE DI N. CONTR
INFRAZ INFRAZ
SEQUESTRI PERS
INTERVENTO EFFETT
PENALI AMM
DENUNC
2000--2001 2000--2001 2000--2001 2000--2001
2000--2001
Bracconaggio
(e ittica)
2.117--3.024 15--23
48--37 48--20
13--14
Commercio fauna 63--19
3--4
0--2
3--3
6--2
Aucupio
598--543 11--16
20--11 11--13
13--12
Raccolta fauna n.d.--454
0--0 17--2
n.d.--2 n.d.--O
TOTALI 7.983--18.041
211--306 765--885
77--136 84--133