zecca

Presidio sanitario

La zecca e il morbo di Lyme

Sconosciuta cinquant'anni addietro, da noi si è fatta notare in concomitanza con l'espansione del capriolo, colonizzando "istantaneamente" il territorio occupato da questi. Altri mezzi di diffusione sono principalmente tutti i cervidi, i canidi ed in misura minore altre specie animali.

Ad oggi è diffusa su tutto l'arco alpino, in Liguria, nell'Appennino tosco-emiliano e in minor misura nel meridione. Predilige ambienti umidi e temperati, si "apposta" di preferenza nell'erba ma pure su cespugli di varia altezza e bassi rami d'albero. Sembra più rara sopra i 1500 metri. Assale facilmente nelle giornate umide, in misura minore in quelle soleggiate, eccezionalmente sotto la pioggia. Maggiormente in primavera, meno in autunno. In Italia, al momento, sono presenti quattro varietà di cui i tipi duri "Ixodes ricinus" sono i maggiori vettori del morbo di Lyme. Inoltre, trasmette pure febbre esantematica, febbre gialla, tripanosomi, ecc.

Si installa senza farsi notare, grazie all'iniezione di "anestetico" e solo successivamente provoca prurito. Va estratta quanto prima, con attenzione. L'uomo sembra assalito di preferenza dalla larva o dalla ninfa (quelle che definiamo "zecche piccole") e queste possono essere estratte con la semplice e leggera tensione (da 5 a 20 secondi) a mezzo di pinzetta (estetica) operando quanto più vicino possibile alla "base". Ancor oggi s'usa "distoglierla" apponendovi una goccia di sostanza oleosa o prodotto irritante (olio, petrolio, alcool, etere, acetone, lacca). Viene estratta dopo qualche minuto. Questa operazione sembra induca la zecca a rilasciare salivazioni (con possibile infezione), per il qual motivo sarà bene adottarla solo nei casi di particolare tenacia! Abbiamo notizia che in qualche caso di ricorso ai servizi sanitari (da parte di persone per nulla pratiche o disposte al "fai da te") sia stato attuato addirittura l'intervento chirurgico. Sotto, l'acaro ed il suo rostro.

Il morbo di Lyme, subdolo e pericoloso! La borrelia, causa d'infezione, viene trasmessa dalla zecca solitamente a fine pasto. Si evidenzia, nell'80 % dei casi, con un arrossamento che tende lentamente ad espandersi e può essere accompagnato da disturbi articolari e neurologici. Questi ed altri sintomi possono comparire nei 40 giorni successivi l'asportazione. Seguono l'eritema migrante con modesti disturbi generali, l'eritema diffuso con disturbi articolari e febbre, sino alle complicazioni neurologiche nella fase tardiva.

Ove sospettiate l'infezione, ricorrete immediatamente al medico! Nella fase iniziale potete essere curati perfettamente e in breve tempo, nelle fasi avanzate la cura è ben più lunga e spesso residua disturbi per niente gradevoli! Peggio ancora, il morbo è trasmissibile al feto!

Sotto, esemplificazione di comportamento e ciclo vitale della zecca (due anni e più).