PARLIAMO DELL

PARLIAMO DELL’OTTICA

Da tutti i cacciatori, la parte d’arma a cui viene assegnata la maggior importanza.

Non solo, in debito rispetto vengono tenute l’ottica di esplorazione semplice e quella di indagine –a maggior ingrandimento-. I nuovi apparecchi ottico-elettronici come il telemetro e il visore notturno ad amplificazione luminosa (vietato per uso caccia) -in via di diffusione- vanno attentamente considerati, non ultimo nella loro effettiva utilità. Appare pertanto utile fornire una traccia sulla terminologia specialistica e formule di valutazione, per il qual fine si riportano le nozioni della Swarovski.

AGGIUSTAGGIO

Si definisce aggiustaggio la precisa ed esatta messa a punto della meccanica con l’ottica.

BINOCOLO

I migliori binocoli sono sempre la combinazione ottimale di ingrandimento, diametro dell’obiettivo, qualità dell’immagine, dimensioni, peso, stabilità e qualità. Tale prodotto ha chiaramente il suo prezzo. La scelta del modello adatto per un determinato impiego è senz’altro la più ragionevole e funzionale.

La qualità del binocolo non s’individua a prima vista. E’ necessario provare lo strumento in condizioni di luce sfavorevoli e per un determinato periodo prima di accertare un’ottica di prima classe. La robustezza si palesa solo in seguito a condizioni estreme di caldo e freddo, umidità e colpi.

Quindi la scelta di un binocolo rimane sempre una questione di fiducia tra il rivenditore specializzato e l’acquirente.

BINOCOLO A PRISMI DI PORRO

Vedi sistema d’inversione.

BINOCOLO NOTTURNO

Con il termine binocolo notturno si definisce comunemente un binocolo dall’obiettivo molto grande e dall’ingrandimento relativamente elevato.

BINOCOLO PRISMATICO A TETTO

Vedi sistema d’inversione.

CAMPO DI REGOLAZIONE QUADRATO

Campo di regolazione quadrato significa che per la regolazione del reticolo di puntamento in senso orizzontale e verticale è sempre disponibile l’intera corsa.

CAMPO VISIVO

Il campo visivo indica la parte di panorama che può essere osservata da una distanza di 100 o 1000 metri.

CANNOCCHIALE ALLUNGABILE

Il cannocchiale allungabile è adatto all’osservazione di oggetti piccoli e dettagli molto lontani e ciò in conseguenza del suo forte ingrandimento. E’ uno strumento apprezzato soprattutto da cacciatori ed ornitologi ma serve anche per l’osservazione della costa.

La premessa necessaria per un’immagine nitida è un appoggio sicuro come ad esempio un treppiede, una vite per il fissaggio agli alberi oppure una fascetta di fissaggio.

CANNOCCHIALE DA PUNTAMENTO

Con l’uso di un cannocchiale da puntamento la sollecitazione visiva dell’occhio viene alleggerita in quanto il bersaglio è ingrandito e l’occhio in grado di inquadrare contemporaneamente e senza sforzo sia il reticolo che il bersaglio. Con ciò la sicurezza di tiro è aumentata notevolmente.

COMPENSAZIONE DIOTTRICA

Compensazione diottrica è un termine che definisce l’adattamento dello strumento ottico alla capacità visiva degli occhi divergente da uno all’altro.

FOCALIZZAZIONE

Con il termine focalizzazione viene definita la messa a fuoco dello strumento ottico in relazione ad oggetti d’osservazione posti a distanze differenti.

FOCALIZZAZIONE INTERNA

Le parti esterne dell’obiettivo dell’oculare non si muovono durante la messa a fuoco, impedendo l’infiltrazione di aria, polvere e umidità.

GHIERA DI MESSA A FUOCO

La ghiera di messa a fuoco di un binocolo rende possibile la messa a fuoco precisa e contemporanea di entrambi gli oculari. Indipendentemente da ciò è possibile compensare la differenza diottrica degli occhi tramite l’oculare destro.

GRANDANGOLARE

Un binocolo è da considerarsi grandangolare quando il campo visivo dalla parte dell’occhio corrisponde ad un angolo di almeno 60°.

INGRANDIMENTO DI UN CANNOCCHIALE

L’ingrandimento di un cannocchiale indica quante volte viene ingrandito un oggetto osservato attraverso il cannocchiale stesso. Così, per esempio, un oggetto a 100 metri di distanza, osservato attraverso un cannocchiale con un ingrandimento di 10x, appare 10 volte più grande e cioè come fosse a 10 metri di distanza.

LENTE ACROMATICA

Vedi obiettivi.

LUMINOSITA’ GEOMETRICA

Vedi pupilla d’uscita.

OBIETTIVI

Gli obiettivi sono le lenti di un binocolo rivolte verso l’oggetto osservato. Formano un sistema a due o più lenti con diverse qualità di vetro (vetro crown, vetro flint). Tali sistemi sono necessari per evitare che i colori e l’immagine possano subire alterazioni e sfumature. In gergo tecnico il sistema di lenti viene chiamato sistema di lenti acromatiche.

OCULARE PER PORTATORI DI OCCHIALI

Oculare con una grande distanza tra l’ultima lente e la pupilla d’uscita

Ripiegando le conchiglie i portatori di occhiali possono usufruire di tutto il campo visivo.

OTTICA VARIABILE

Un cannocchiale variabile permette di ottenere diversi livelli di ingrandimento.

PARALLASSE

Con il termine parallasse viene definita la non coincidenza tra il punto di mira indicato dal reticolo ed il bersaglio mirato. Si manifesta quando il bersaglio non è alla distanza per la quale il cannocchiale è stato regolato esente da parallasse.

POSIZIONE DEL RETICOLO

Il reticolo del puntamento dei cannocchiali può trovarsi sul piano dell’obiettivo o su quello dell’oculare. Nei cannocchiali variabili, se il reticolo si trova sul piano dell’obiettivo, cambiando ingrandimento il reticolo si ingrandisce con l’immagine, mentre se il reticolo è posto sul piano dell’oculare si ingrandisce l’immagine ma non il reticolo.

POTERE RISOLUTIVO

Il potere risolutivo di uno strumento ottico è la proprietà di riportare nitidamente punto per punto dei dettagli dell’oggetto osservato.

PUPILLA D’USCITA

La pupilla d’uscita è quel disco luminoso che si può osservare nell’oculare tenendo lo strumento ottico a circa 25 cm. di distanza. Il suo diametro viene calcolato dividendo il diametro dell’obiettivo per l’ingrandimento, per esempio un binocolo 7x42 ha una pupilla d’uscita di 6 mm. (42:7=6).

Il quadrato del diametro della pupilla d’uscita viene definito come luminosità geometrica. Si tratta di un valore puramente matematico che non esprime nessun giudizio sulle effettive prestazioni di uno strumento.

REGOLAZIONE FALSATA

Regolazione falsata viene definita ogni modifica della posizione delle lenti a causa di urti e colpi. Un’ottica sregolata è utilizzabile solamente in modo limitato o addirittura completamente inservibile.

REGOLAZIONE SINGOLA DEGLI OCULARI

Grazie alla regolazione singola entrambi gli oculari vengono regolati indipendentemente l’uno dall’altro.

RETICOLO DI PUNTAMENTO AUTOCENTRANTE

In un cannocchiale da puntamento, effettuando la regolazione in altezza o laterale, normalmente il reticolo di puntamento esce dal centro del campo. Per evitare questo sgradevole effetto, con un sofisticato meccanismo si fa in modo che il reticolo appaia sempre in posizione centrale anche dopo la regolazione.

RIVESTIMENTO "P"

E’ inevitabile che in tutti gli strumenti ottici dotati di sistema di prismi a tetto si verifichino, nello spigolo superiore dei fenomeni di interferenza che diminuiscono la qualità dell’immagine. Per impedirlo si applica sullo spigolo un rivestimento con correzione di fase, chiamato brevemente rivestimento "P".

SISTEMA D’INVERSIONE

I cannocchiali privi di sistema di inversione (per esempio i telescopi astronomici) non solo invertono le immagini lateralmente ma per di più le capovolgono. I sistemi di inversione fanno si che l’immagine venga vista di nuovo "normalmente". Per ottenere questa inversione vengono usate sia lenti (per i cannocchiali da puntamento) che prismi (per i binocoli).

--Sistema con prismi a tetto: i prismi a tetto conferiscono al binocolo una forma snella allungata.

--Sistema con prismi di Porro: i prismi di porro conferiscono al binocolo una forma corta e maneggevole e riproducono l’immagine con grande plasticità.

STRUMENTI HD

Nell’obiettivo degli strumenti contraddistinti dalla sigla HD (High Definition) viene impiegato un vetro con una lavorazione particolarmente costosa che permette di eliminare ogni minima aberrazione cromatica residua e di ottenere una resa ancor più fedele del colore.

SWAROTOP

Swarotop è un trattamento multistrato per una larga banda, sviluppato e brevettato da Swarovski. Viene applicato mediante procedimento sottovuoto sulla superficie delle lenti e dei prismi degli strumenti della Swarovski Optik e serve a ridurre la riflessione superficiale del vetro. Come risaputo, ogni superficie di vetro a contatto con l’aria riflette (in conseguenza del tipo di vetro) tra il 4% e l’8% della luce in entrata. Negli strumenti ottici questo effetto non è desiderato, dacchè da una parte diminuisce la trasmissione della luce, d’altra parte si ha una riduzione del contrasto a causa della molteplicità delle riflessioni all’interno dell’ottica (perdita della brillantezza).

Siccome il nostro occhio non è sensibile solamente ad un’unica lunghezza d’onda luminosa va ad un vasto spettro, la diminuzione della riflessione deve essere efficiente per tutto questo spettro.

A questo scopo sono stati sviluppati già da molti anni trattamenti multistrato a banda larga. Purtroppo questi trattamenti tradizionali presentano a causa dei loro speciali processi di produzione proprio nella zona di massima sensibilità dell’occhio un pessimo effetto antiriflettente. Al contrario con Swarotop è possibile invece applicare su tutte le specie di vetro ottico un filtro antiriflettente quasi su misura, adattato alla sensibilità della retina per l’adattamento al chiaro ed allo scuro dell’occhio (1=480nm-580nm) il grado di riflessione viene ridotto a meno di 0,2%

Per questo gli strumenti ottici con il trattamento Swarotop riproducono immagini particolarmente chiare, ricche di contrasti e brillanti.

TRASMISSIONE

Trasmissione è il termine tecnico che sta ad indicare il passaggio della luce. Il grado di trasmissione è la relazione tra la luce in uscita e quella in entrata. Nella comparazione di dati numerici deve venire tenuto in considerazione che vengono indicati sempre valori per il complessivo sistema ottico, ciò significa per tutte le superfici in vetro a contatto con l’aria.

TRASMISSIONE DELLA LUCE

Vedi trasmissione.

TRATTAMENTO DELLE LENTI

Con trattamento si intende l’applicazione di filigrane strati di rivestimento antiriflettente su lenti e prismi lucidati, per la riduzione di riflessi indesiderati e per l’ottimizzazione della trasmissione della luce (vedi Swarotop).

VALORE CREPUSCOLARE

Il valore crepuscolare è un termine assai più complicato e viene calcolato come segue: (sotto radice q) Ö

ingrandimenti x diametro dell’obiettivo.

Matematicamente un valore crepuscolare maggiore significa una maggiore visibilità al crepuscolo, in realtà vale quanto detto per la luminosità geometrica, dove i criteri essenziali come ad esempio trattamento antiriflessione, precisione tecnica e potere risolutivo finiscono per non essere presi in considerazione.