Queste istruzioni, fornite dalla FAULHABER (Austria, tutti i diritti riservati) unitamente al suo set di  richiami per capriolo (ed.1964), sono un’ulteriore, preziosa “lezione” per il cacciatore apprendista.

La traduzione dal tedesco è stata curata dalla signora Irene Cimmino -che ringrazio sentitamente- e che chiunque, necessitando della sua opera, può interpellare al n. tel. 040350129.

E’ l’ unica traduzione integrale in lingua italiana e viene concessa in libero uso --non parzialmente e non modificandola— e quindi citando i siti della caccia: “http://cacciaquale.freeweb.supereva.it/” –“ http://utenti.tripod.it/jaeger/” - “http://web.tiscalinet.it/caccia/” –“http://www.cacciaweb.net/”  .

In bocca al lupo!                     Waidmanns’heil!

 

Dopo quasi due secoli di attente osservazioni dei caprioli  nelle libere riserve di caccia (fuori dai recinti), ma in particolare anche di animali tenuti in cattività; dopo un esauriente lavoro di ricerca nelle associazioni in cui sono presenti fabbricanti di strumenti musicali di grande esperienza, si è riusciti finalmente a riprodurre richiami per caprioli, pari ai prodotti di primissima qualità presenti in commercio , per quanto attiene la necessaria fedeltà dell’espressione tonale. Tali strumenti inoltre devono far risaltare tutte le necessarie finezze grazie all’uso dei materiali più idonei e ad un coscienzioso lavoro di precisione.

 

Il completo di richiami per caprioli della Faulhaber supera di gran lunga tutti i sistemi di richiami reperibili in commercio, anche i fischietti pneumatici di gomma, in quanto esso non si basa su di un unico strumento universale, ma prevede uno strumento speciale per la riproduzione dei singoli suoni del capriolo,  la cui costruzione ingegnosa rende  possibile a tutti, già dopo poco tempo di pratica del richiamo per caprioli, di riprodurre senza problemi anche tutte le variazioni del fischietto (Sprengfiep) (“Fischio-fippito della corsa”) e dello (Angstruf) (“Grido-verso della paura”). Sulla base delle seguenti istruzioni non si avranno, per così dire,  note sbagliate  secondo l’altezza tonale, in quanto nel fischietto (generico) “Fiep” e in quello del “grido di paura” del cucciolo (Kitz) di capriolo  le altezze tonali sono già prefissate, mentre nel “fippito della corsa” (Sprengfiep) e nel fischietto del “verso della paura” (Angstruf)  i toni più acuti del suono precedente  e quelli più gravi del suono successivo  sono ben definiti nel suono e i passaggi dal suono precedente a quello successivo saranno assolutamente fedeli grazie ad una costruzione adeguata.

 

1.    Per la riproduzione del (richiamo) suono delle giovani capriole- (che non  hanno ancora figliato) dopo aver deglutito la saliva accumulatasi nella cavità orale si sistema lo strumento in bocca in modo che esso sia chiuso da tutte le parti. Lo strumento viene tenuto fra la punta del pollice e dell’indice, le altre dita si  inarcano/racchiudono il megafono/padiglione, prolungandolo. Chiudendo più o meno forte il pugno si riuscirà a smorzare la nota a piacimento; potrà essere portato in qualunque direzione si desideri. Ora si aspira l’aria per breve tempo rapidamente, ma in modo morbido e delicato in modo che una nota che non ricade  nell’altezza del suono risuoni per 1/4 fino a 1/3 talora ½ secondo e che si possa percepire a circa 150 passi di distanza. L’altezza del suono è occasionalmente un “la da un  sedicesimo” ma un po’ più basso.  Piccole differenze si ravvisano anche in natura e non compromettono il risultato. Occasionalmente, a metà del periodo di fregola, quando è terminata la fregola della giovane capriola e delle vecchie femmine di camoscio (In parecchi paesi, tra cui l’Austria, la caccia di selezione al camoscio incomincia il I° d’agosto!) che negli anni precedenti non sono state montate, le femmine madri -di camoscio- che hanno figliato nell’anno in corso entrano in fregola. Quando le vecchie femmine di camoscio sentono solo raramente il richiamo della fregola, viene sempre spontaneo adoperare nella seconda metà della fregola (occasionalmente a metà fino alla fine del periodo di fregola del capriolo) il suono del richiamo delle vecchie femmine di camoscio. Tale richiamo si differenzia dal  richiamo per le giovani capriole soprattutto per il “colore” del suono, e cioè il suono del richiamo delle vecchie femmine di camoscio riprodotto dalle corde vocali completamente sviluppate ha un suono pronunciato: esso è da 2 a 4 toni più basso del fischietto per le giovani capriole. Nel completo di richiami non è previsto alcuno strumento particolare per il suono (del fischietto) delle femmine vecchie di camoscio, in quanto il richiamo per caprioli è del tutto adeguato a riprodurre questo suono di richiamo per femmine vecchie di camoscio in modo assolutamente corretto. Poi si preme  leggermente il bottone del richiamo dello Sprengfiep con il pollice fino all’ottenimento del suono, come descritto per il suono del richiamo (Sprengfiep) e  per il “verso della paura”. Le labbra si chiudono completamente sul bocchino. Ora si soffia nello strumento brevemente, di colpo, ma anche in modo delicato e morbido la sillaba “HI” o “CHI” e si interrompe il suono dopo 1/4, 1/3 fino a  ½ secondo tirando brevemente e bruscamente l’aria in dentro, in modo che il suono non interrompa l’altezza (del suono).

 

     Altezza del suono : mi, fa o sol

     Intensità del suono: udibile fino a circa 150  passi

     In modo più semplice può essere usato il richiamo per femmine vecchie di camoscio con il  loro richiamo  in resina verde.

 

2.    Il richiamo (sprengfiep) si tiene nel pugno in modo che il bullone a pressione orientato verso l’alto si venga a trovare sulla punta del pollice, mentre la falangetta  dell’indice punta contro la controvite orientata verso l’alto e che si trova in una piccola conca/avvallamento. Chiudendo con maggiore o minore forza  il pugno il suono verrà smorzato a  piacere.

 

     Per produrre il suono dello Sprengfiep, si spingerà il bullone dalla punta del pollice fino all’ottenimento del suono; quindi  nel bocchino tenuto saldamente dalle labbra (prima deglutire la saliva) si sibila la sillaba “i” che sarà tenuta per 1/3 fino a ½ secondo. Se il suono “i” è stato tenuto a sufficienza, allora il pollice allenterà la pressione  sul pulsante in misura maggiore o minore (tuttavia il pollice non deve perdere completamente il contatto con il pulsante a pressione); dopo di che in naturale sequenza risuonerà subito il suono più basso di due, tre o addirittura quattro note, “ae”, “a”, o “u”. Esso sarà interrotto subito dopo la produzione (del suono);  per l’ottenimento del  suono susseguente, la nota “i” non deve assolutamente ricevere un nuovo flusso d’aria, esso deve solo essere accennato e risuonare con il resto del flusso d’aria usato per la produzione del suono precedente “i” e dura appena 1/5 di secondo, il suono più basso 1/4 di secondo.(Molto importante!)

 

     Per imparare facilmente e nel modo corretto l’uso (del suono) del richiamo (Sprengfiep) si raccomanda all’inizio di tenere premuto il pulsante a pressione e quindi di lasciare diventare più debole il flusso d’aria della sillaba “i” soffiata nello strumento, con la conseguenza che anche senza rilasciare la pressione sul pulsante si ottiene una diminuzione dell’altezza del suono; se si diventa padroni di questa semplicissima tecnica d’uso con sufficiente sicurezza, diminuirà contemporaneamente  anche la debolezza della flusso d’aria nonché la pressione sul pulsante, ottenendo in tal modo un suono (di richiamo) dello Sprengfiep molto naturale.

    

     Il suono precedente è un “la” da un sedicesimo o un “si” da un sedicesimo, il suono successivo un sol, un fa o un mi. Il cambio del suono successivo è un vantaggio, significa un (spinta/impeto) desiderio più o meno intenso del maschio. Il suono precedente dello Sprengfiep è udibile al massimo ad una distanza di circa 400 passi, il suono successivo attutito e solo accennato, naturalmente molto meno.

 

     Io stesso uso lo Sprengfiep e il richiamo della paura in questo modo: introduco lo strumento bene all’interno della bocca, cosicché gli incisivi della mascella inferiore si vengano a trovare nella cavità della controvite, mentre gli incisivi della mascella superiore poggiano sul pulsante a pressione.

 

     La pressione necessaria alla riproduzione del suono acuto “i” viene creata in misura maggiore o minore dal morso contemporaneo dei denti.

     Per il suono successivo più basso dello Sprengfiep o del richiamo della paura si aprono più o meno, semplicemente, i denti.

 

     La mano si chiude a cupola sullo strumento per il prolungamento del megafono (padiglione). Io consiglio  a tutti i cacciatori con incisivi intatti di usare lo strumento in questo modo; lo Sprengfiep, soprattutto il suono successivo appena accennato, ma anche il richiamo della paura si possono usare al meglio e in modo del tutto naturale, anche perché entrambe le mani sono libere per sparare.

 

3.    Il richiamo “Angstgeschrei” (grido della paura) viene tenuto in mano o in bocca proprio come il richiamo dello Sprengfiep. Il richiamo della paura è un suono fischiato, aspro e stridulo che risuona o come una “i”, oppure una “ia”, “iiiiia”, “iaaaaa” oppure “a-i”, “aiiii”, o “aiaaa”.

 

a)    Per l’ottenimento del suono (richiamo della paura) da una sillaba “i”  si preme il pollice sul pulsante fino a che lo strumento non risuona.

                 Quindi si soffia in modo aspro nello strumento la vocale “i”. Essa verrà tenuta 1/3 fino a ½ secondo.

b)   Per l’ottenimento di “ia” (suono precedente “i” e successivo “a”) si preme come descritto in a) il pulsante a pressione all’interno dello strumento e si produce il suono “i”. Se esso è risuonato per un tempo sufficientemente lungo, allora il pollice allenta la pressione sul pulsante quasi del tutto  (il pollice non dovrà perdere del tutto il contatto con il pulsante) e, per una corretta produzione del suono successivo “a”, si risponderà contemporaneamente - a differenza dello Sprengfiep - con un  nuovo flusso d’aria che verrà interrotto dopo circa 1/5 fino a1/4 di secondo.

c)    Per i-a si preme il pollice molto debolmente sul pulsante a pressione, si pronuncia in modo aspro la breve sillaba “a” nello strumento, per poi premere il pulsante a pressione ben all’interno dello strumento subito dopo l’ottenimento di questa “a”  per circa 1/5 di secondo, grazie a ciò si produce la “i”: questo suono sarà interrotto dopo 1/3 fino a ½ secondo.

d)   Se la  “i” o la “a” vengono (ampliate) riprodotte per più di ½ secondo, allora il suono corrispondente vibra da tre a sei volte a seconda della sua durata e significa quindi “suono oscillante”.

 

            Aumento dell’altezza del suono                             Diminuzione dell’altezza del

                                                                                                        suono e della sua intensità

                                                                                                        che va spegnendosi

 

                         i-i-i-i-a                                                                    i-a-a-a-a

                             ¯                                                                                   ¯   

                      al massimo un secondo                                 al massimo un secondo

 

    Lo stesso sarà ancor più naturale scuotendo lo strumento verso l’alto o il basso (non di lato)  se il suono già vibrato nella laringe viene spinto nello strumento.

 

   Non si dovranno mai far vibrare uno dopo l’altro tutti e due i suoni “i” e “a”. (iiii-aaaa sarebbe sbagliato).

 

    L’altezza dei suoni: “i” = do (?). Se lo strumento viene soffiato in modo brusco come è necessario fare per ottenere il suono più acuto del richiamo della paura, allora risuona il suono precedente “i” e piuttosto alto. “a” = ottava più bassa del suono precedente, giù fino al “la” parigino (?).

    Intensità del suono: udibile da 500 a 1000 passi di distanza.

 

4.    Il richiamo della paura dei cuccioli di capriolo sarà tenuto in bocca come il richiamo per i caprioli.

 

Per riprodurre il richiamo della paura dei cuccioli costituito dalla sola sillaba “i” appena vibrata e che è udibile da 400 a 500 passi di distanza, e che ha occasionalmente un “mi “, si deve soffiare con forza nello strumento una “i” sonora; tenere 1/3, ½ fino a 3/4 di secondo e interrompere poi rapidamente  (usare con parsimonia, solo se il maschio è vicino alla femmina, in quanto le madri si inquietano).

 

Si fa un richiamo per cuccioli una prima volta e poi, dopo una breve pausa, un secondo richiamo e poi, dopo un' altra pausa, nella quale si osserva la femmina che va in fregola (), in rapida successione, colpo dopo colpo, da 3 a 6 suoni e quindi a seconda della situazione un suono singolo o doppio a cui seguono da 3 a 6 suoni uno dopo l'altro il più rapidamente possibile.

 

Per la produzione del suono del richiamo per cuccioli di capriolo si deve portare lo strumento con la parte del megafono (padiglione) alla bocca, con la mano racchiusa come descritto per il richiamo delle capriole (in fregola) e si aspira l'aria brevemente ma in modo leggero.

 

A questo suono reagisce naturalmente anche la selvaggina (cacciagione) di grossa taglia, tra l'altro anche cinghialesse sono state portate alla ferma in questo modo.

 

Di seguito uno schema per richiami che tuttavia deve essere considerato solo come esempio!

 

Esempio schematico per il richiamo in una posta

Richiamo per capriole in fregola:

udibile a 150 passi al massimo

1^ strofa    3 min di pausa            2^ strofa    3 min pausa         breve domanda    3 min pausa

4 suoni di fischietto con                   4 suoni di fischietto                 2 suoni             

intervalli della durata                        con intervalli della

di un respiro (2 secondi)                  durata di un respiro

 

Sprengfiep (fischio della corsa)

udibile a 150 - 400 passi di distanza a seconda dell'intensità del suono

3^ strofa               5 min pausa                   4^ strofa                   5 min pausa

5 leggeri suoni di sprengpief                         7 suoni di sprengpief con

ad intervalli della durata di                            intensità crescente e calante, i

un respiro                                                    tre suoni centrali possono

                                                                   essere più sonori ad intervalli

                                                                   della durata di un respiro

Come 5^ strofa può seguire o una ripetizione della 3^ o della 4^ strofa o se si desidera una soluzione radicale può seguire una strofa del richiamo della paura.

 

(Verso della paura) “Angstgeschrei”

i suoni più forti udibili fino a 1000 passi di distanza

Breve domanda                1 min pausa             5^ Strofa                5 min. pausa

2 suoni di fischietto                                            Intervalli fra i suoni della paura vibrati e

(eventualmente anche                                         suonati con forza solo per un secondo

due suoni di spregfiep)

 

Breve domanda                1 min pausa             6^ Strofa               15 min pausa

2 suoni leggeri                                                    Ripetizione della 5^ strofa (grido della paura)

di fischietto o sprengfiep                                     in questo caso i primi richiami della paura possono

                                                                         essere dati anche con il suono iniziale a (come

                                                                         indicato). Gli intervalli tra i forti richiami della

                                                                         paura possono essere abbreviati a circa 1 secondo.

                                                   

 

A seconda delle condizioni quando ci si trovi alla (sulla) posta si può usare il richiamo solo ‘fischiando’ (Fiep) oppure lo ‘Sprengfiep’ o il ‘richiamo della paura’. Se si vuole, ad esempio, passare tutta la sera su di una posta alta, si raccomanda allora di usare sempre il richiamo per le capriole in fregola (inserendo tuttavia lunge pause); allo stesso modo si possono utilizzare  anche singole serie di Sprengfiep. Si deve sempre tener presente, tuttavia, che il richiamo va usato solo con moderazione. Ciò vale soprattutto per l’utilizzo di  suoni di volume più forte. Se si sono utilizzati questi suoni  si deve scegliere la prossima posta per richiamo in considerazione del tipo di terreno da un min. di 500 a 1000 passi di distanza. In particolare i suoni del richiamo sono udibili a grande distanza nell’aria  tersa del mattino in montagna. Prima di nuove strofe, soprattutto prima di suoni forti, si raccomanda di inserire una breve domanda con due fischi o due suoni leggeri di Sprengfiep; la stessa cosa è consigliabile anche prima di lasciare la posta eventualmente combinata con un leggero strofinio dei piedi. In tal modo un maschio non visto e che si avvicina di soppiatto può essere  fatto uscire allo scoperto.

 

5.    Comportamento nel bosco: una volta arrivati alla posta avvicinandosi senza far rumore -ove possibile una posta alta o su di un albero (Hochsitz (Pianale rialzato) – Baumsitz (Sedile sull’albero))- restarci per 5 - 10 minuti nel massimo silenzio. Solo poi, se necessario, allestire la posta, di nuovo silenzio, quindi usare il richiamo nella stessa posta entro circa ½ ora e cioè -o una serie pura di suoni di fischietto, da solo o unito allo Sprengfiep- o il grido della paura a seconda della situazione contingente.  Dopo l’ultimo suono, attendere 15 minuti e quindi lasciare la posta in assoluto silenzio e guardandosi intorno.

6.    Si avvia di solito lo Sprengfiep e il grido della paura con una serie di suoni di fischietto in quanto ci potrebbe essere un maschio nelle vicinanze.

7.    Ora del giorno più favorevole: mattino presto e mattinata fino alle 13, di pomeriggio dalle 16 in poi; In special modo in zone molto tranquille di può usare il richiamo tutto il giorno con successo. Dopo le notti di plenilunio le ore pomeridiane sono le più favorevoli, in quanto i caprioli si sono riposati a sufficienza (sono più tranquilli).

 

A conclusione di questa introduzione vogliamo severamente sconsigliare di incominciare a usare i richiami troppo presto durante l’anno, di usarne troppi o troppo spesso o adoperare troppo spesso il grido della paura. Si deve iniziare con il richiamo solo se è effettivamente iniziato lo spostamento dei maschi, quando la fregola è già in corso e poi non si usi il richiamo tutto il giorno e nello stesso posto. Il richiamo della paura, soprattutto nei suoni più forti, dovrà essere utilizzato con parsimonia solo per i momenti decisivi o per quelle situazioni in cui un determinato maschio non vuole reagire ai richiami usati fino a quel momento. Chi (colui il quale) non segue le indicazioni date o porta i suoi buoni esemplari di capriolo già in maggio o giugno verso la sua posta sui campi di trifoglio, si illude da solo sulle possibilità più favorevoli da parte del cacciatore di attirare i maschi rossi e migliori  e danneggia così la sua posta per caprioli, se egli non lascia tempo ai maschi di trasmettere ai suoi discendenti le proprie caratteristiche.

 

La caccia con i richiami facilita moltissimo la cura con il fucile, in quanto in un determinato rapporto maschi/femmine durante la fregola, si possono richiamare e attirare quasi tutti i maschi del territorio, soprattutto se si usa il richiamo da una posta alta (Hochsitz). Un cacciatore retto non deve perciò abusare di questa possibilità, e cioè di far uscire allo scoperto anche l’ultimo maschio riproduttivo di un territorio. Sia chiaro che sarà tanto più difficile ottenere buoni risultati con i richiami quanto più giovane è il rapporto maschi/femmine.

 

La pallottola è (raccomandabile) per il (capriolo nato) maschio come per tutta la selvaggina (cacciagione di zoccolo) ungulata . State particolarmente attenti all'abuso dei pallini  o degli spari dalla postazione. Se il maschio salta e scarta improvvisamente ci si inganna facilmente sulla distanza ed inoltre con un maschio che salta ci si lascia indurre a sparare da dietro specularmente, anche  il maschio in fregola mostra una insospettabile vitalità e fugge seppur colpito anche molto lontano.

Si consiglia, in ogni caso, anche di portare con    un cane (uso) da ferma (come il Drahthaar o, ancor più indicati, gli specialisti da recupero”Gebirgs-Schweisshund”:  Hannoverian, Dachsbracke, ecc.).

 

Salute a tutti i cacciatori!

 

Gli stumenti non sono smontabili, per impedire che i non professionisti li possano scordare.

Se un fischietto non dovesse funzionare a causa di un accumulo di saliva o di condensa, si soffi con forza dalla parte opposta nello strumento per eliminare l'umidità.

 

Legenda minor :

Angstgeschrei = il “verso della paura”, emesso al tempo della fregola -Il richiamo, Geschrei- ;

Angstrufblatter = la "foglia" della paura (dall'uso, un tempo comune, d'usare una fogliolina per imitarne il suono) -In riferimento, usate il richiamo Sprengfiep ovvero, lo Geschrei- ;

Baumsitz =  il sedile sull’albero ;

Drahthaar = bracco tedesco, buon fermatore, a pelo duro –specialista eclettico-: le prove di razza comprendono oltreché la ferma, la seguita e il recupero di grossa selvaggina;

Fiep = fischio tipico (semplice), fippito (più tardi, con tono diverso, sarà emesso pure dal cucciolo)  -Il richiamo, porta lo stesso nome- ;

Hochsitz = il pianale rialzato ;  

Jaeger = Jäger , dittongo usato in rete pure dai siti in lingua tedesca, causa l’incompatibilità dei Browser standardizzati;

Kitz = il cucciolo, piccolo dell'anno -Il richiamo, lo stesso nome- ;

Schweisshund = “cane da sudore”, com’è detto il „cane da traccia (o da sangue)“;

Sprengfiep = il "fippito della corsa" o letteralmente "del galoppo", suono emesso  nei periodi di fregola -Il richiamo, lo stesso nome- ;

 

(I suggerimenti della Lince)

 

cerca la voce

 

Ho trovato un catalogo (Austro Jagd) che rappresenta i richiami che già ho cercato in tutta la regione. La confezione che consiglio è quella da quattro. Utile, per chi vuol iniziare, quella da due. Il fischio nero, invece, si può variamente modulare. Uso con successo pure quello.

L'indirizzo: Kärntner Jagdstuben - A-Reiterer Gmbh - Bahnhofstraße 26 - A-9020 Klagenfurt

Ulteriore negozio: Kärntner Jagdstuben - Klagenfurter Straße 17 - A-9500 Villach

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Lascio qui, ad ogni buon conto, pure il riferimento a BIGNAMI,  importatore di altri tipi di richiami (che nel giro di due giorni vi fara' pervenire contrassegno quanto richiesto) : BIGNAMI . Potete prendere contatto al n. tel. 0471. 803044 - a mezzo fax n. 0471 810899 - a mezzo posta elettronica  < email@bignami.it > oppure visitanto il sito < http://www.bignami.it/ >.